Corsa al fotovoltaico in Puglia. Si parla (leggo sul sito della Cia Puglia cui vi rimando, qui), per i primi mesi 2010, di richieste pari a 405 Mw diffusi su circa 1000 ettari di territorio (nell’intero 2009 la richiesta era stata di 738 Mw su 2214 ha). Con questi numeri già oggi la superficie impegnata in Puglia ha raggiunto la somma dell’intera superficie italiana, una sperequazione ancora da quantificare in termini di sostenibilità.
Il direttore dell’Agenzia – Giorgio Assennato – ha denunciato il rischio di un vero e proprio sconvolgimento del paesaggio rurale pugliese. Il timore è che intere aree a vocazione silvicola o agro-pastorale siano “convertite” per usi energetici. Il che compromette alla lunga la fertilità del terreno ma con quali benefici per l’agricoltore che fitta i propri terreni. Leggo che i canoni di locazione variano tra i 2000 e i 5000 mila euro a ettaro/anno ma non sono esentasse. La questione è spinosa e di grande attualità e vi rinvio ad approfondire qui e qui (avendone trattato a margine del Vinitaly dove il tema delle energie alternative ha avuto grande risalto).