Napoli, Da Carmnella. La Pizza La Monica e la storia della famiglia

Pizza La Monica foto esposito

Concedetemi un momento autocelebrativo. Non sono molti i pizzaioli che mi hanno dedicato una creazione, nonostante ne abbia incontrati moltissimi
Ed uno di essi, Vincenzo Esposito, della Pizzeria Carmnella lo ha fatto. Chi degusta la pizza La Monica dice che la trova sensuale, un’esperienza sensoriale.
Ma quella Monica sembra che sia io. 
E quindi ne sono molto felice, anche perchè Vincenzo, con un locale semplice in un luogo dove certo non ci si trova a passare, si sta distinguendo per il suo impegno e capacità. E credetemi che, conoscendo Napoli, non ha vita facile.

Posso immaginare che se fosse stata su una Via Tribunali, avremmo dovuto fare a botte per entrare.

Il locale ha una bella storia, al femminile. La signora Carmela Sorrentino (la sua foto è affissa nel locale), donna volitiva e instancabile, creava nel 1892 una trattoria nel Borgo Sant’Antonio Abate cui poi si è aggiunta, negli anni, la pizzeria. A succederle – mentre il locale si trasferiva nella zona nota come Case Nuove – sono stati poi il figlio Gennaro e ancora sua figlia Carmela (la Carmnella di oggi) che ha sposato Salvatore Esposito, padre di Vincenzo.
Salvatore era figlio d’arte nella panificazione e per oltre 50 anni ha lavorato come pizzaiolo alla nota Pizzeria Trianon.
Una grande eredità per Vincenzo,  dunque, che, assistito dai genitori, porta oggi avanti la trattoria pizzeria.
Un bella storia di famiglia e di fatica, dicevo, ma belli sono soprattutto coloro che ne sono il volto ogni giorno. Non manca mai il sorriso, qui.
Da qualche tempo ho questo locale è sotto osservazione, la pizza La Monica, oggi, non è che un pretesto per parlarne.
Vi consiglio, allora, per devozione, La Monica (con ricotta, Mozzarella di Bufala, pesto di basilico di Casa Esposito, salsiccia e olio evo), ma anche la pizza con il ragù Genovese. In tanti, oggi, la propongono. ma di certo questa è la più buona che abbia mangiato del genere, perchè è saporita e leggera al punto giusto.
Due pizze di sostanza, insomma, come ci piacciono. Ma soprattutto, questo l’aspetto più importante, un impasto leggero.
A pranzo il locale è affolatto per la presenza degli impiegati dei vicini unffici, ma di sera potete, con l’eccezione del week end, andare a trovare Vincenzo senza stress. E’ un ospite gentile ed interessante. Alla sua tenacia e signorilità va il mio Premio.
Un professionista di cui sentiremo parlare.

Da Carmnella Pizzeria Trattoria
Via Cristoforo Marino, 22