In una serata di lavoro nel Vulture consulto velocemente la guida dell’Espresso in cerca di un luogo dove cenare che coniughi la possibilità di visitare un borgo carino. Trovo San Fele sulle mappe e con lui Tipicamente. Ci metto un pò a trovarlo ma poi finalmente mi siedo alla tavola di questo locale dove ci accoglie Roberto, il responsabile della sala, con sollecita sicurezza. Due carte: quella con i piatti dell’inverno che quelli primaverili.
In cucina c’è Antonio Puppio giovane chef di San Severino Lucano che da poco più di due anni, dopo una serie di esperienze al nord Italia, con alcuni amici ha deciso di intraprendere la strada di questo locale che cavalca, con sapori decisi, e una speciale abilità nei dolci, l’onda della cucina creativa applicata alla tradizione locale con ampio ricorso alla dispensa del Sud Italia e della Basilicata in particolare. I piatti sono saporosi i questo locale che, con una attenzione a materia prima e presentazione, è la sfida di alcuni giovani al coinvolgimento di una comunità e di un circondario che obiettivamente sono sintonizzati sulla tradizione tout court. Racconto tutto sul sito di Luciano Pignataro (qui).
Immagine (Monica Piscitelli): Zeppolina con burrata di Andria e alici su salsa di pomodoro