48 ore immersa nella eccelelnza del vino di Campania, Calabria e Basilicata con tanti colleghi e sotto la guida di Luciano Pignataro, cordinatore di Slow Wine. Insieme al Savoy Beach di Paestum (Salerno) per le degustazioni delle bottiglie delle aziende selezionate dalla nuova guida di Slow Food.
Cosa dire delle degustazioni appena condotte? Senza togliere il gusto della scoperta dirò che l’emozione degli aglianico del Vulture, tutti indistintamente eccellenti, è stata seconda solo alla esaltazione provocata sui Greco di Tufo campani. Che la Calabria ha stupito alcuni rosati e dolci, e che il gaglioppo trova una sua strada di piacevolezza e finezza. Infine grazie per i Taurasi e i vini dei Campi Flegrei che resistono alla cementificazione. Gli aglianico, anche del salernitano,e i piedirosso ci hanno fatto sognare. Chiosa finale, una considerazione: la Campania dei bianchi è un avversario quasi imbattibile.