Sono molto chiari e gioiosi i ricordi delle prime pizze di Antonio Starita, maestro pizzaiolo per credo e uomo di poche parole ma di molte lucide idee. Descrivono con brevi pennellate una Napoli originalissima nell’inventarsi stratagemmi per sopravvivere.
E’ la Napoli della “pizza oggi a uotto” (pizza oggi ad 8), la pizza, cioè – mi racconta – che si faceva nei bassi la mattina presto e che veniva prelevata e consumata con la promessa di pagarla la volta successiva, essendo il credito, sulla pizza, puntualmente erogato per turni e zone. Ricorda, Starita, all’epoca adolescente, di averne fatte tante di pizze cosi’, prima di iniziare, alle 12,00, il suo turno di lavoro nella pizzeria di famiglia. “Ricordo che una volta mi hanno dato 800 lire per quel lavoro” dice. E aggiunge poco dopo: “non erano affatto pochi all’epoca!”.
Ha più di cento anni suonati la pizzeria Starita a Materdei e secondo i napoletani è tra le migliori della città. L’ora di fila da farsi per mettervi piede, solo in parte è un indizio a supporto della sua fama. Racconto la sua storia e i suoi cavalli di battaglia sul sito di Luciano Pignataro per la serie “Le migliori e più antiche pizzerie di Napoli”.