I Mattozzi, insieme ai Lombardi e ai Pace, sono la più antica famiglia ancora operante ai giorni nostri che ha fatto la storia delle pizzerie nell’Ottocento. A scriverlo è Antonio Mattozzi nel suo “Una storia napoletana. Pizzerie tra Sette e Ottocento” (edizioni Slow Food), un testo di recente pubblicazione che ha ricostruito in maniera puntuale la storia delle più importanti famiglie e pizzerie della città.
L’autore aggiunge che, essendo anche la famiglia più numerosa, “può essere definita a buon diritto una ‘dinastia. (…) In 150 anni – aggiunge l’autore – i Mattozzi hanno fornito alla città oltre 20 operatori , tutti imparentati strettamente, e hanno aperto ben 22 pizzerie”. Una chiacchierata con i Mattozzi e l’attenta lettura del libro al quale, nel seguito ci riferiamo, essendo ampiamente condiviso il suo contenuto da tutta la famiglia, danno il senso di questa affascinante storia.
L’autore aggiunge che, essendo anche la famiglia più numerosa, “può essere definita a buon diritto una ‘dinastia. (…) In 150 anni – aggiunge l’autore – i Mattozzi hanno fornito alla città oltre 20 operatori , tutti imparentati strettamente, e hanno aperto ben 22 pizzerie”. Una chiacchierata con i Mattozzi e l’attenta lettura del libro al quale, nel seguito ci riferiamo, essendo ampiamente condiviso il suo contenuto da tutta la famiglia, danno il senso di questa affascinante storia.
Due i locali in capo alla famiglia ed uno ancora in attività comunque portato in auge da un Mattozzi.
La Pizzeria ristorante di Via Marchese Campodisola di Alfonso Mattozzi con la figlia Fabiana, quella di via Filangieri di Luigi Mattozzi e i figli, infine quella di Lello Surace con il figlio a Piazza Carità. Queste tre storiche pizzerie sono quelle sopravvissute fondate dai Mattozzi. Le racconto oggi sul blog di Luciano Pignataro per la serie le più antiche e migliori pizzerie di Napoli.