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foto Pigna |
Sembra che la Guida alle Migliori Pizzerie di Napoli e della Campania a mia firma e in collaborazione con il blog di Luciano Pignataro stia dando i primi frutti. Oltre ad aver riscosso un bel successo tra i media e su Apple Store – dove trascorsa la pausa estiva, di certo, continuerà a crescere – sembra che stia aiutando a far affluire nuovi clienti. Cosi’ mi ha riferito un pizzaiolo della provincia di Napoli.
E’ forse questa la soddisfazione maggiore: contribuire a far conoscere realtà di qualità che stentano ad aprirsi spazi di visibilità oltre la ristretta cerchia di affezionati e clienti di sempre anche a causa di una ubicazione meno felice di altri e non per il pregio del proprio lavoro.
Anche questo è lo sviluppo possibile per la città di Napoli alla quale auguro di diventare leader della Pizza ancor più di oggi, o meglio di oggi nel Mondo: a livello di offerta e di capacità di formazione delle nuove leve.
Nelle scorse ore Luciano Pignataro ha rivelato tramite il suo blog quali sono le Pizzerie alle quali ho conferito il riconoscimento “Migliore Pizza Margherita”, queste:
– la Pizzeria Cafasso di Fuorigrotta
– la Pizzeria Di Napoli
– la Pizzerie Gorizia
– la Pizzeria La Notizia
– la Pizzerie Pepe (Caiazzo – Ce).
Questa classifica ha certo spiazzato taluni in cerca della propria pizzeria del cuore. Quel che c’è da dire è che la App recensisce 46 delle Migliori Pizzerie di Napoli e della Campania e – aspetto di grande rilevanza – anche di una certa tradizione, se non storiche. Non son poche 46, ma ovviamente potrebbero essere di più vista la rilevanza che la Pizza ha nella regione.
Su questo, tranquilli, lavoreremo ancora.
Ma è anche bene ricordare che la Guida, oltre alla suddetta Classifica Migliore Margherita, segnala anche la Migliore Pizza Ripiena e la Migliore Creativa. Inoltre 10, e solo 10 delle 46 (che, preciso, sono di per sé già eccellenti), sono Pala d’Oro, ovvero il top.
Tra queste, e all’interno delle tre classifiche, certamente gli utenti troveranno la propria pizzeria preferita. E forse, in questo modo, alla fine, il lavoro si rivelerà meno sorprendente di quello che oggi appare. Ma …non del tutto, visto che di certo tra le segnalate ce ne sono alcune che non avrebbero immaginato trovare grazie alla possibilità che ho avuto di comparare le pizze e i locali, di avere una visione di insieme nell’assaggio avendole girate in arco di tempo limitato, una dopo l’altra.
Un utente “normale”, infatti, talvolta, ha un ricordo della pizza del tal locale lontano o magari non è più andato andato in quel tal altro perchè, per un certo tal periodo, la pizza non è più sembrata “quella di una volta” (cosa che può accadere anche per un cambio repentino delle condizioni meteorologiche, per il forno non a temperatura ottimale o per il cambio di un pizzaiolo causa malattia, ad esempio). Ma ciò che può fare un “ispettore” (mutuo dalle Guide un termine che suona sempre strano), oltre a esprimersi su una serie di parametri, è valutare la solidità di un locale, valutare prescindendo dai cicli o dalle piccole defiance. E può dichiarare gli obiettivi del suo lavoro a priori.
Molti postano i loro commenti sulla App, e la cosa mia fa gran piacere. Il mio invito è a scaricarla e leggerla perchè è, effettivamente, non tanto una mera valutazione, ma il tentativo di raccontare le storie dei locali seppure in sintesi, per rendere giustizia a tanti lavoratori e a una categoria piuttosto maltrattata della grande gastronomia del Sud e del Mondo.
Per acquistarla a 1,59 euro su Apple Store basta cliccare qui, ricordando che il lavoro – tutto made in Naples grazie al lavoro di Gianni Laudati e Startmedia – si avvale del sostegno di: Consorzio Mozzarella di Bufala Campana, Danicoop, Fam Oleificio, Graziella Pomodori e Molino Quaglia.