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bresaola di carne di bufalo campana al Palazzo Lanza di Capua |
ARTICOLO SCRITTO PER www.lucianopignataro.it
Da un paio d’anni seguo le iniziative di Ex Libris (C.so Gran Priorato di Malta 25, Capua tel. 0823.962097) alias lo spazio culturale della libreria Guida di Capua. Ricordo che incappai in questo locale per puro caso, nel web: rimasi affascinata dalla bellezza e dall’atmosfera trasmessa dagli ambienti ritratti nelle immagini e quasi non potevo credere fosse un luogo in Campania (mi ricordava alcune librerie berlinesi). Mi proponevo sempre di farci un salto, essendo stata anche, poi, più volte sollecitata dalla chef del tempo Maria Mone. Poi, entrata nella Associazione Donne del Vino, conobbi Maria Teresa Lanza e il cerco si chiuse.
E’ lei, inesauribile e raffinata consigliera nazionale Fisar, l’anima e la storia di questo posto che ho avuto occasione di visitare personalmente ieri sera invitata per uno degli incontri “Impariamo a conoscerli”durante il quale ho parlato ai simpatici ospiti presenti di un prodotto che mi convince molto e che, compatibilmente con la sua reperibilità, consumo assiduamente: la carne di bufalo campana, il cui territorio di produzione coincide con quello della Mozzarella campana dop: Campania (la regione concentra l’80% dei capi. Circa 200000, a livello nazionale), Molise, Puglia e basso Lazio. In compagnia di Maria Teresa Lanza discendente della famiglia che dà nome al fantastico palazzo di impianto quattrocentesco nel cuore di Capua (da non perdere il suo spettacolare anfiteatro, il più grande dopo il Colosseo) e della giornalista Maria Michela Formisano, ho trascorso una bella serata accompagnando i piatti con curiosità sul prodotto. Vale la pena soffermarsi un attimo sul prodotto, visto che, nonostante l’interesse di alcuni chef di grido e le sue caratteristiche, è ancora poco conosciuto.
E’ poi questo il punto cruciale. Le aziende non riescono a fare una comunicazione sufficiente ed efficiente. Ecco, allora, alcuni riferimenti, oltre quello istituzionale della Associazione Allevatori Specie Bufalina (ANASB con sede a Caserta – Tel. 0823356743) cui rimando. Tre contatti: da Buffalo Beef (tel. 0823.998020. E’ questo il moderno centro specializzato nell’allevamento del bufalo da carne della azienda Garofalo a Galluccio), al Consorzio Alba (tel. 0974/844.019. I capi sono provenienti dagli allevamenti dei Consorziati e trasformati presso il nuovo stabilimento sito in Ogliastro Cilento, all’ingresso del Parco del Cilento e Vallo di Diano, a pochi passi dagli incantevoli Templi di Paestum) e a La Baronia (tel. 0823 659104. In questa cooperativa l’allevamento e la lavorazione della carne avvengono in un moderno centro realizzato a Pontelatone, in provincia di Caserta, nella media valle del Volturno, tra il Montemaggiore e la piana di Capua. La macellazione degli animali avviene a Formicola in un impianto gestito direttamente dalla cooperativa).
Uno su tutti che la carne non sia più (lo è stata forse in passato in quanto attività marginale collocata al latere della produzione di Mozzarella e latte, più redditizie) quella di animali “vecchi” ma quella di vitelli bufalini intorno ai sedici mesi (annutoli), maschi (gli esemplari femmina sono ancora utilizzati per il latte); che il bufalo campano sia (controversa la sua origine, visto che si parla in alcuni casi addirittura di una specie autoctona per il ritrovamento di alcuni fossili) un bovide che, però, nulla ha a che vedere con il bisonte ma, piuttosto, un Bubalus Bubalis o Bufalo d’acqua d’origine indiana; e, infine, che la sua carne sia al contrario di quel che si pensa particolarmente delicata e pregiata dal punto di vista organolettico: nè maleodorante (odore muschiato) nè pesante e nè tantomeno dura. Anzi esattamente l’opposto.
Le ricerche condotte da varie università italiane (maggiori info su www.anasb.it) hanno evidenziato che la carne bufalina è, rispetto alla carne bovina: meno grassa; men ricca in colesterolo, meno calorica e infine più ricca il ferro. Insomma una carne adatta ai bambini, agli anziani a regimi alimentari controllati. E’ inoltre più tenera, meno grassa (il grasso è praticamente tutto di copertura) e più succulenta per la presenza di un aminoacido che ne favorisce la ritenzione idrica.
Per la serie “Impariamo a conoscerli” si va avanti giovedi’ prossimo con l’incontro sulla Mela annurca curato da Giulia Cannada Bartoli e intanto io torno a Palazzo Lanza il 22, martedi’ con la presentazione della azienda La Masserie.
lo chef di Rai Uno Marco Bottega de “La Prova del Cuoco”. L’azienda vitivinicola “La Masserie” presenta, nella suggestiva cornice di Palazzo Lanza in Capua, le vendemmie 2007, 2008 e 2009 dei vitigni “casavecchia” e “pallagrello” abbinate ad una speciale cena gourmet preparata dallo staff di Palazzo Lanza e che vedrà inoltre la partecipazione dello chef di Rai Uno Marco Bottega de “La Prova del Cuoco”. La serata sarà introdotta da una breve presentazione dell’azienda e dei suoi vini con l’intervento di noti esperti del settore. All’evento parteciparà il noto pittore napoletano Bruno Donzelli che esporrà alcune delle sue opere scelte da “La Masserie” come etichette dei propri vini. Intervento del critico d’arte Enzo Battarra. La cena abbinata ai vini dell’azienda che seguirà la presentazione è proposta al costo di € 20.
Per info e prenotazioni: Palazzo Lanza: 0823622924 . Mariateresa Lanza 3931571655.
Le foto sono di Antonio Calamo, che ringrazio vivamente.