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Allocca, Causarano e Giannuzzi foto: m.p. |
Diventa sempre più avvincente il concorso per chef emergente di Luigi Cremona e Lorenza Vitali al Savoia, nel corso di Vitigno Italia. C’è sempre più selezione e soprattutto i ragazzi che vi accedono, per convocazione, sono sempre più preparati. Arrivano a questo appuntamento, si percepisce, con grande concentrazione, studio e aspetattive. L’invito a partecipare alla giuria, di Luigi e Lorenza ogni anno mi arriva graditissimo. E’ una grande occasione per una che fa il mio lavoro di osservare al lavoro i talenti di oggi e i grandi chef di domani. Molti di questi concorrenti sono già affermati nelle proprie regioni di provenienza ma è la ribalta nazionale e internazionale quella che il Concorso può in prespettiva promettere. Io ho partecipato alla finale nella giornata di ieri con tanti e autorevoli colleghi delle principali testate di food. Anche sotto questo punto di vista è un grande arricchimento specie quando, come ieri visto il finale sul filo di lana, si è avuta occasione di discutere.
Ha vinto Roberto Allocca della brigata di Marennà che ha superato di un soffio gli altri due concorrenti: Vito Giannuzzi di Torre Maizza a Savelletri e Peppe Causarano della Fattoria delle Torri di Modica.
Il vincitore è stato quello che ha proposto i piatti più concreti, quello che è parso più sciolto, avendo gli altri due concorrenti uno, il siciliano, Causarano, scelta la linea (pericolosa ma ammirevole nel risultato) della rivisitazione di grandi classici come le Sarde a beccafico e un tortellone alla Norma e l’altro, essendosi spinto su preparazioni più ardite (mostrando capacità descrittive e tecniche da grande schermo) come il Raviolo di pasta di calamaro ripieno al tricolore e una Chitarra con frutti di mare. Per ragioni diverse tutti e tre erano meritevoli e lo scarto, infatti, è stato minimo. Ma si sa: c’è sempre un vincitore, alla fine.
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Roberto Allocca, il vincitore foto:m.p. |
Allocca ha convinto la giuria formata anche da numerosi e importanti chef stellati, con due piatti: Polipo, orata e calamaro su salsa di zucca con yogurt di bufala per il piatto a tema obbligato e poi una Faraona laccata al Nocillo con scarola saltata alla Colatura di alici. Un piatto fresco e semplice giocato sul contrappunto tra la zucca e lo yogurt, il primo; e davvero “godurioso” il secondo, che, come ha detto molto efficacemente Francesca Topi di Alice, aveva tutta la magia del piatto della domenica. Per quello che mi riguarda, a giochi fatti posso dirlo, a futura memoria: ho trovato eccezionali i Tortelloni, la Faraona e la Chitarra. Per me, piatti candidati a stare in carta in un ristorante stellato a occhi chiusi. Bene: tanti auguri agli chef e vivissimi complimenti.