Il mondo della pastorizia è in subbuglio. Presa diretta, su Rai 3, ha trattato l’argomento in “Terra e Cibo”. Lo scenario è sconfortante. Ecco una iniziativa pratica: un gruppo di acquisto per sostenere direttamente i pastori. Di seguito i dettagli.
“Dal Trentino Alto Adige all’Aspromonte: i giovani che hanno deciso di investire nella pastorizia ci sono. Sosteniamoli concretamente, il futuro della nostra agricoltura sono loro” scrive Slow Food sul proprio sito. A Cheese l’Associazione ha dato vita a un gruppo di acquisto che si chiama Resistenza Casearia descritto come “un movimento, una campagna promossa da Slow Food insieme ai produttori, ad alcuni studiosi e tecnici controcorrente”.
Il gruppo è segnalato nel nuovissimo sito , con tanti riferimenti legislativi, che la Chiocciola lancia in queste ore dedicato al Latte Crudo.
Per capirne gli scopi basta leggere la frase nel banner di Carlo Petrini “pastorizzandolo, il latte perde l’anima”. Il sito, già disponibile in italiano e inglese, sarà presto on line in cinque lingue. Si tratta – leggo sul sito – di un’iniziativa atta a promuovere e tutelare le differenti identità dei formaggi che con la pastorizzazione viene meno, a vantaggio della standardizzazione dei sapori professata dall’industria alimentare.
Il gruppo è segnalato nel nuovissimo sito , con tanti riferimenti legislativi, che la Chiocciola lancia in queste ore dedicato al Latte Crudo.
Per capirne gli scopi basta leggere la frase nel banner di Carlo Petrini “pastorizzandolo, il latte perde l’anima”. Il sito, già disponibile in italiano e inglese, sarà presto on line in cinque lingue. Si tratta – leggo sul sito – di un’iniziativa atta a promuovere e tutelare le differenti identità dei formaggi che con la pastorizzazione viene meno, a vantaggio della standardizzazione dei sapori professata dall’industria alimentare.
Mi piace anche rilanciare le informazioni disponibili sul sito relativamente al suddetto gruppo d’acquisto: Il gruppo d’acquisto è stato organizzato da Slow Food, che ha concordato direttamente con i giovani pastori un prezzo equo, che consente ai piccoli produttori di guadagnare il giusto, dando così un contributo di solidarietà a chi sta pensando di fondare il proprio futuro sull’agricoltura: in media 13,00 euro al kg + Iva. A questa cifra abbiamo aggiunto i costi necessari per il confezionamento e la gestione degli ordini.
Non ci sono altri intermediari oltre a Slow Food, che non ricava nessun utile dall’operazione.
Non ci sono altri intermediari oltre a Slow Food, che non ricava nessun utile dall’operazione.
Il pacco si compone di circa 1,5 kg per ognuno dei pecorini proposti, in totale quindi circa 6 kg di: pecorino siciliano Dop, pecorino dei Monti Sibillini, toma di malga di latte di vacca grigia alpina, caciocavallo di Ciminà.
Il costo è di € 90,00 (più il costo della spedizione: € 10). Per ordinare, si scarica e compila il modulo (clicca qui).
Fonte: Slow Food