E’un gran prodotto, il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio. Slow Food ne ha fatto un Presidio e ora ambisce a ampliare la base dei produttori. Si semina in marzo-aprile e matura tra luglio e agosto. All’inizio dell’estate, secondo l’antico metodo di conservazione, i Pomodorini sono raccolti a grappoli interi e messi a conservare, appesi, fino all’inverno o alla primavera successiva. Cosi’ del buon pomodro fresco ed eccellente è disponibile tutto l’anno. Ne racconto di dettagli su sito di LUCIANO PIGNATARO per l’appuntamento settimanale del mercoledi’ con i PRESIDI di Slow Food.
AREA DI PRODUZIONE:
Comuni alle pendici del Vesuvio (provincia di Napoli).
PRESIDIO SOSTENUTO DA:
Parco Nazionale del Vesuvio
Vito Trotta
tel. +39 081 8044295, +39 340 6001837
workinprogress@aliceposta.it
REFERENTE DEI PRODUTTORI DEL PRESIDIO
Giovanni Marino
tel. +39 081 7711559, +39 348 2539506
agricola@casabarone.it
PRODUTTORI
Casa Barone
Massa di Somma (NA)
Via Panoramica Sellapane
Tel. +39 081 0606007 ,+39 348 2539506
agricola@casabarone.it
www.casabarone.it
Si ringrazia Slow Food Campania e il Responsabile Vito Trotta per le info tecniche su questo Presidio.
Via Costantinopoli 100
80135 NAPOLI
tel. +39 081 401578
cell. +39 348 3396161
info@lastanzadelgusto.com
Ingredienti:
500 gr. di spaghettoni; 400 gr. di pomodorini; 1 o due spicchi d’aglio; 100 gr. d’olio; qualche foglia di basilico (facoltativa)
Procedimento (alla Avallone):
Un frutto speciale. Quando penso e tocco un Pomodorino del Piennolo, lo tratto e lo considero in maniera diversa da altri pomodori. E’ metafisico. Non occorre fare nulla: se li raccogli dal piennolo e li usi subito, bisogna tagliarli in due. Quello si: qualcosa bisogna pur farlo! Quando sono leggermente avanzati nel tempo, maturi, mi piacciono interi. Bisogna “schiattarli” (ndr: schiacciarli, far esplodere) con una forchetta e con il fuoco. Poi uno spicchio d’aglio intero per profumare l’olio. Ma quest’ultimo, capitolo a parte, deve essere delicato, dolce. Adoro il formaggio con la pasta e con il pomodoro, ma con il piennolo ne faccio a meno. E’ troppo. Per me rientra tra i piatti “superiori” e forse tra i più salutari che il nostro patrimonio territoriale generosamente dispone.
Il locale in pillole:
Da quando Mario Avallone ha lasciato la sede storica della sua Stanza del gusto per la attuale location in Via Costantinopoli, la sua fusione con Napoli è completa e totale. Istrionico conoscitore di prodotti e ricette della tradizione, Avallone tra il Cheese Bar al piano terra, con i suoi tavoli esterni proiettati sulla vita di fuori, e il ristorante gourmet vero e proprio al primo piano, esprime la sua creatività incontenibile. Il locale è accogliente e di gusto, sede di corsi e degustazioni di ogni tipo. La cantina per l’affinamento di formaggi e salumi, il mercatino del bio completano il quadro.