Un breve resoconto di questo 2010 attraverso le cose che lo hanno segnato.
Un bianco (difficile!), italiano e del Sud:
– Quarz 2008 Sauvignon Cantine Terlano
– Vigna del Vulcano 2002 Lacryma Christi Villa Dora
Un rosso, italiano e del Sud (per forza tre):
Barolo Bricco Rocche Brunate 2005 Ceretto
Il Titolo 2008 Aglianico del Vulture Elena Fucci
Poliphemo 2006 Taurasi Docg Luigi Tecce
Un vino dolce (che troppo dolce non è):
Giardini Arimei 2008 Tenuta Giardini Arimei F.lli Muratori
“Bollicine”:
Millesime 2004 Cuvèe Blanche Henri Chauvet
Gran Cuvée del XXI Secolo Brut 2004 D’Arapri
Il momento professionale dell’anno:
Il briefing con Slow Food a Taurasi per la presentazione del progetto vino al gruppo di lavoro del Sud
L’articolo dell’anno (facciamo due):
Io artigiano libero (su Rivista Slow Food)
Il giardino di Ginevra a Casapulla (luciano pignataro wine blog)
L’azienda dell’anno:
Le Campestre Castel di Sasso (Caserta)
Il prodotto dell’anno:
Prosciutto di maiale nero casertano Masseria Trianelli
L’agriturismo dell’anno:
Terre di Conca di Berardino Lombardo
La mozzarella dell’anno:
Caseificio La Fenice, Presenzano (Caserta)
Caseificio Masseria La Lupata Paestum (Salerno)
La terra dell’anno:
Il Vulture
La vendemmia dell’anno:
agli scavi di Pompei per il Villa dei Misteri 2010
Il seminario – incontro di studio dell’anno:
I Patriarchi dei Feudi di San Gregorio con Luigi Moio e Attilio Scienza
Il ricordo professionale dell’anno, non dell’anno:
Telese: in giuria alle finali del Sud dei “Vini Buoni d’Italia 2010” con Pignataro, Busso e Cremona
Il ricordo personale dell’anno:
la nascita del mio nipotino
Il cruccio dell’anno:
le leggi ad personam del nostro Governo
La soddisfazione dell’anno:
Il progetto pizza
Il progetto:
Master in analisi sensoriale Ais Roma.
AUGURI! m.p.