Stamani alle ore 11:00 al Real Bosco di Capodimonte, Cellaio (ingresso da via Miano 2), Eleonora Puntillo presenta questo volume che inaugura la nuova collana “Progetto Memoria” con la quale il Museo del Mare intende offrire un contributo alla riflessione sul ruolo del mare e della cultura marinara nella storia di Napoli, soprattutto quella dimenticata, rimossa dalla coscienza collettiva della città.
Il “Progetto Memoria” si inserisce nel più ampio impegno scientifico e culturale del Museo per la conservazione e valorizzazione del patrimonio marittimo, sia materiale che immateriale.
La memoria storica della Napoli marinara ha bisogno di essere difesa e il Museo si propone di incentivare azioni in tal senso, operando su un duplice fronte: quello della salvaguardia e della valorizzazione del patrimonio di ricordi e testimonianze presenti in tutte le famiglie di origine marinara, e quello più precipuamente divulgativo, nella convinzione che solo un’adeguata conoscenza della nostra storia possa nutrire il bisogno di condivisione, conservazione e valorizzazione di un patrimonio altrimenti destinato all’incuria e all’oblio.
In questa ottica è stata realizzata la mostra “Da scugnizzi a marinaretti. L’esperienza della Nave Asilo ‘Caracciolo’” di cui questo volume costituisce il catalogo.
Il volume ripercorre un segmento della storia della città su cui era sceso il velo dell’oblio, attraverso le immagini e i testi della mostra foto-documentaria resa possibile dalla donazione al Museo del Mare di Napoli di un prezioso archivio privato, ora parte del suo patrimonio documentale: le “Carte Civita – Labriola – Aubry”.
Nell’aprile del 1913 Giulia Civita Franceschi, una donna dalla grande intuizione e vocazione pedagogica, saliva a bordo della Nave Asilo “Caracciolo”, la nave destinata dal Ministero della Marina alla città di Napoli per la salvezza dei bambini e dei ragazzi di strada.
Nell’arco di un quindicennio, fino a quando nel 1928 la sua opera non venne interrotta per volontà del regime fascista, riuscì ad accogliere e ad educare più di settecento scugnizzi facendone dei “marinaretti’: sulla “Caracciolo” ciascuno di loro trovò la famiglia e la casa di cui era stato privato e, grazie al sistema Civita, poté istruirsi e svilupparsi secondo le proprie attitudini.
Alla ricostruzione dell’impresa educativa di Giulia Civita contribuiscono alcuni interventi, che evidenziano come la mostra rappresenti un’occasione di analisi e di riflessione sulla storia della nostra città, a partire da uno dei suoi più drammatici problemi, e restituisca il giusto valore ad un’esperienza storica non attraverso la retorica delle celebrazioni, ma mediante l’azione della memoria rigeneratrice.
Interverranno:
Prof.ssa A. Procaccini, Presidente Fondazione Thetys – Museo del Mare di Napoli
Prof. L. Mascilli Migliorini, Università L’Orientale di Napoli
Dott.ssa R. Salvemini, Ricercatrice CNR ISSM
Saranno presenti i curatori.
La mostra è visitabile da giovedì 13 maggio 2010 a lunedì 31 maggio 2010 dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18.